Oggi la bella giornata di sole mi ha sollecitata a fare un giro nei campi per raccogliere qualche deliziosa erba spontanea da cucinare.
Nella macchia di raccolta che sono solita frequentare con gran stupore, ho trovato un’ enorme quantità di piantaggine ( Plantago lanceolata ) che mi ha fatto sentire il desiderio di preparare un rimedio casalingo per i malanni della prossima stagione invernale.
Conosco bene quest’erba apparentemente umile perché poco vistosa, facile da trovare anche in luoghi marginali ma, il suo portamento, non fa onore alle tante proprietà in essa contenute.
Come si sul dire: ” L’ abito non fa il monaco”.
Ho usato tante volte questa pianta per preparare un delizioso pesto, oggi però voglio cimentarmi nel realizzare uno sciroppo mucolitico.
Cercando e studiando ho naturalmente accresciuto la mia conoscenza a partire dal fatto che, l’etimologia del nome è “ Planta Agere” cioè far crescere le piante; interessante davvero considerando che, spesso la non conoscenza porta a trattare le spontanee come erbacce inutile di infestanti.
La riflessione avvenuta con un collega è che forse, questa caratteristica, sia data dalla radice rizomatosa che areando il terreno, crea condizioni affinché altre piante possano crescere facilmente.
ll suo nome greco inoltre ”Anoglossa” ovvero lingua o punta d’ariete avvalora le qualità descritte, essendo il montone il fecondatore, il riproduttore per antonomasia.
Del punto di vista organolettico la piantaggine contiene preziosi principi attivi tra cui l’ aucubina che svolge un’azione antimicrobica ed antivirale, è depurativa del sangue e corroborante del sistema circolatorio e linfatico, inoltre il contenuto di mucillagini, suggerisce funzionalità emollienti, antinfiammatorie e lenitive.
Ha per finire, la caratteristica di essere emostatica e cicatrizzanti per questo, quando la presentò ai bambini, mi piace chiamarla erba cerotto.

Descrizione :
Pianta erbacea perenne, con radice rizomatosa e legnosa da cui sorgono le foglie disposte a rosetta e gli scapi fiorali lunghi 10-40 cm.
Le foglie sono lineari lanceolate subglabre picciolate, lunghezza 8,20 cm, con bordo intero o appena dentellato a tre cinque nervi subparalleli.
I fiori sono minuscoli brunastri, ermafroditi, riuniti nel infiorescenza specifica densa e compatta lunga 1.5 cm, posta all’apice di uno scapo eretto, striato e solcato. La fioritura avviene fra maggio ed agosto, cresce negli incolti, lungo le strade nei campi coltivati fino al mare in tutte le regioni.
Principi attivi:
Glucosi tra cui aucubina, tannini, flavanoidi, acido salicilico, sali minerali, vitamina A ,C, K.
Usi :
Tossicosi e congestioni linfatiche, riniti, raffreddori, tossi e bronchiti, emostatiche.
Ricetta dello sciroppo:
1 litro di acqua, 250 gr foglie di piantaggine , scorze di arance bio, 750 gr di zucchero.
Portare ad ebollizione l’acqua, immergere le foglie tritate, lasciar bollire per 10 minuti, coprire e lasciar riposare tutta la notte.
Al mattino filtrare aggiungere lo zucchero e mettere sul fuoco bassissimo perché non deve bollire mai.
Cuocere per circa 3 ore , spegnere e far raffreddare, controllando la densità, se troppo liquido riporre sulla fiamma.
Invasare caldo in vasi sterilizzati chiudere e conservare in luogo fresco ed asciutto.
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