Un intreccio generoso di sorrisi, competenze, presenza.
La settimana dei raccoglitori e raccoglitrici appena conclusa a Sellano,
zona a ridosso dei monti sibillini con antiche tradizioni legate alle erbe, zone che hanno visto e vissuto il passaggio dei monaci benedettini che da questi territori hanno avviato alle arti della chirurgia, ha visto la partecipazione di tante anime desiderose di condividere e di trovare accoglienza.



La formazione sulle Erbe spontanee e tramando della memoria del gesto condotta da Maria Sonia Baldoni ha, come sempre accade, messo in atto un vero e proprio movimento esteriore ed interiore.
Oltre a portare testimonianza della nostra presenza ad un territorio che ha sete di nuove proposte, il percorso per chi ha avuto il piacere di seguirlo interamente, é stato scintilla per nuovi avvii e rinnovate intenzioni.

La formazione è stata itinerante così da far conoscere alcune delle 44 frazioni del comune più esteso d’Italia, frazioni per lo più disabitate nella stagione invernale.
Le abbiamo visitate, conosciuto la loro storia grazie a storici e antropologi, abbiamo gustato i panorami grazie al suono della musica e delle vibrazioni..
dal Didgeridoo alle campane di cristallo.
Le vibrazioni del Didgeridoo sono state compagne essenziali e potenti in ogni spazio e momento grazie a Patrizio Magrini che fin da subito si è speso per sostenere le mani operose e i cuori caldi delle organizzatrici.
Mario Polia ci ha fatto una panoramica sugli alberi,
la cultura giapponese e sudamericana su tradizioni e haiku,
un personaggio conosciuto per aver raccolto e divulgato antiche tradizioni locali legate alle piante e al sacro.
Lo storico Agostino Lucidi che ci ha seguito per due giorni guidandoci e affascinandoci raccontando segreti, tradizioni e storia del territorio.
Gli operatori intervenuti hanno proposto laboratori legati alle piante:
Valentina Baldoni con il disegno meditativo sulle piante,
m. Irene Scargetta creazione di carta alla lavanda,
Alessandro Balletti archi storici e impiego del legno per la loro costruzione,
Elisa Vermicelli, con il cerchio di suono e canto intuitivo,
m. Luisa Tosti qi gong e Thai chi per il risveglio mattutino,
Maurizio Gilotti e Jonathan Trabalza musica e danze popolari umbre e dal mondo.
Concerto di Omar Conti il pianista sul maggiolone,
Loriana Mari racconti di miti e piante e Barbara Olmai con la sua narrazione di “ripartenze” esperienze di vita e rivalsa dopo il terremoto.
Il campo base dove si sono svolte la maggior parte delle attività è stato l’ostello di villa Magina, nel contesto del villaggio delle casette dei terremotati.
Una testimonianza di vita e di apertura dove gli abitanti hanno potuto vivere momenti diversi dalla routine e gioire nello stare insieme, conoscere realtà importanti come quella di Paola Lauretani e i suoi telai per la Tessitura della canapa e assaggiare birra e pasta di Canapa prodotta da giovanissimi appassionati dell’azienda le canapaie.
Adelmo Tosti il più anziano del comune, che ci ha accompagnato all’eremo di San Paterniano luogo dove confluiscono 3 sorgenti di acque e tre vie, luogo spirituale e di unione tra i paesi.
Adelmo ci ha insegnato l’antica tradizione della panzanella, pane ammorbidito dall’acqua della fonte e condito con le erbe spontanee, piatto dei pastori erranti
Report a cura di M. Irene e M. Luisa.





Orario
Lunedi-venerdi
9:00-12:00
15:00- 18:00
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