Nella struttura multifunzionale del favo, agisce una forza strutturante che va oltre la già nota “forza esaedrica” di Steineriana memoria.
Non è un caso che il nettare (nèkros=morte e teròs=proteggere) venga custodito e trasformato dalle api in siffatta forma geometrica: l’Alveus … la Coppa … il Grembo della Dea”…..
Per avere api sane è necessario comprendere, rispettare e sostenere i loro bisogni biologici essenziali in maniera olistica.
Il favo è un condensatore di onde cosmiche.
Al suo interno vi è un mondo che vibra.
Da anni studio le api da un punto di vista “metafisico”, ovvero cercando di codificare le relazioni esistenti tra i diversi piani di realtà, e vi assicuro che è un mondo tutto ancora da esplorare.

L’apicoltura naturale non è un’apicoltura “per la grande distribuzione” ma è un’apicoltura utile al fabbisogno “familiare”.
Essa cerca di offrire alle api condizioni di vita semiselvatica che al contempo consenta loro di sviluppare strategie naturali di difesa dai parassiti.
È un’apicoltura a basso contenuto di tecnologia e attrezzature e richiede una interferenza minima da parte dell’uomo.
Creare relazioni reciprocamente vantaggiose e simbiotiche fra noi e le altre specie viventi è la prerogativa essenziale per il cambiamento di paradigma.

Puntata con Luca Merolla, condotta da Marco Caddeo e Gabriele Dettori.

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