Abbiamo viaggiato nella storia, nel bacino delle Carpazi ,
ricongiungendo i luoghi: raccogliendo e consumando le piante ,ascoltando la storia dal punto di vista del popolo che lo ha vissuto, onorando le acque , gli alberi, le piante e le persone.
Maria Sonia Baldoni, la Sibilla delle Erbe, ha incontrato il popolo Ungherese in occasione dell’equinozio di primavera dal 19 al 26 Marzo 2024.
L’Ungheria è situata nel bacino delle Carpazi, abbastanza bassa a
livello del mare, per due terzi si trova sotto i 200 metri, ricco di acqua
termale, di sorgenti fiumi e laghi.
La vegetazione è molto varia: la maggior parte delle piante che abbiamo incontrato sono molto simili a quelli che troviamo in Italia mentre, gli alberi più diffusi sono il salice e la betulla.

dell’Abbazia di Tihany, un abbazia benedettina che fu costruita da
Andrea I circa 1046 .
I paesaggi sono molto curati e mantenuti dai cittadini stessi, esiste infatti un programma governativo di riforestazione ormai da più di 20 anni e questo rende l’Ungheria un paese molto verde e variegato per la sua biodiversità di fauna e flora.
Con un forte senso civico, i cittadini sono parte attiva nel creare la bellezza,
prendendo cura degli spazi comuni .
Abbiamo vissuto in un paesino, Tokod, distante da Budapest 50 km verso il nord
nella direzione della Slovacchia, ospitalità rurale con accoglienza
rispettosa, amorevole e calda.

Il nostro padrone di casa era il centro di formazione chiamato la
Fonte Antica, (Osforras Iskola) fondato da Solyomfi Nagy Zoltan
insegnate, etnografo, antropologo culturale, poeta, compositore,
batterista-cantante, costruttore di tamburi e sonagli.
Ci ha guidati ed accompagnati con il racconto della storia e la connessione con
l’Italia insieme a sua moglie Andrea Pigassi Segovia, una donna
cilena con l’origine italiane, insegnante di biodanza. ci hanno raccontato la
storia del popolo ungherese, la loro interazione e l’influenza con i
popoli europei, il ruolo degli ungheresi in Europa nei vari periodi
storici insomma abbiamo visitato Ungheria in lungo ed in largo accompagnati
dalle sincronicità degli eventi.

Siamo stati invitati ad una mostra privata di opere d’arte, quadri e
sculture, accompagnate dai canti caratteristici dedicate alla storia
della migrazione dei Hunni attraverso i secoli fino al loro arrivo nel
bacino delle Carpazi attuale Ungheria, raccontato come il viaggio
dell’anima.
Museo delle Belle Arti – Budapest.
Cantautrice ungherese dei canti popolari con la statua intitolata – Maddalena.

Esztergom é una città al confine con la Slovacchia dove si trova la
cattedrale dedicata al Nagy Boldog Asszony – Nostra Signora e di
Sant’Adalberto, la più importante cattedrale dell’Ungheria, fece qui visita anche
Giovanni Paolo II.
Onorando questo luogo con la giornata dedicata
ad Ildegarda

La giornata dedicata al confronto sulle piante, nel parco nazionale
del Gerecse, in località Pusztamarot, luogo di memoria della battaglia
dell’invasione Ottomana 1526.
Il confronto fra il biologo Ragoszki Zoltan la raccoglitrice Adèl Hanyez e Maria Sonia con linguaggio universale delle piante.

Visagrad, la magica cittadina situata sulle rive dell’ansa del Danubio.
Impressionante la similitudini del paesaggio con Bingen in Germania.

Abbiamo lavorato l’argilla insieme agli ungheresi in un laboratorio
costruito interamente da una coppia di ceramisti.

Budapest. La chiesa più antica dell’Ungheria costruita su una
fortezza romana e dedicata a Nostra Signora.
Luogo di sepoltura di Gellert (Gerardo) benedettino arrivato in Ungheria per convertire il popolo ungherese.
La magia di questo viaggio e la connessione profonda che ci unisce
attraverso la memoria del gesto ,ci rivela che siamo tutt’Uno.
Tutti i popoli desiderano le stesse cose, vivere in armonia, nella gioia, nella
bellezza e in pace.

Resoconto a cura di Angela Schmel
Redazione a cura di Roberta Tullii

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