Questa è una giornata speciale, che resterà indelebile nella mia memoria.
Dopo esser stata al pozzo questa mattina, sono andata a raccogliere iperico ed elicriso, che ho anche filmato.
Si perché questo pomeriggio ero invitata in un posto speciale, a parlare di queste erbe solstiziali.
Una classe mista di primaria mi ha accolto, curiosa.
Bimbi svegli, ognuno diverso, particolare.
Che belli che sono i bimbi di questa generazione!
Sono acuti e astuti e quella è una scuola speciale, con maestre speciali, che sanno accogliere le diversità di ognuno e li stanno accompagnando nella crescita in modo amorevole.
Abbiamo fatto un viaggio attraverso i 5 sensi.
Avrei tanto voluto poterli portare in natura, ma queata giornata laboratoriale è nata per caso, una serie di coincidenze fortuite hanno messo me e la loro maestra in contattato. Ed è nata in velocità, detto/fatto!
Perciò ho deciso che se non potevo portare loro in natura, avrei portato la natura da loro!
E poi è nata l’idea dei 5 sensi.
Hanno lavorato ad occhi chiusi, toccando ed annusando le erbe. Scoprendole a modo loro, ognuno diverso, ognuno unico.
Qualcuno ha detto che l’elicriso odora di piccante, a qualcuno non è piaciuto e a qualcun’altro invece è quasi venuto da piangere nel rendersi conto che la pianta, una volta raccolta, muore.
In particolare mi ha colpito una bimba, molto sensibile, che ama le formiche e gli insetti, che quando stavo salutando tutti mi ha abbracciata e mi ha detto “per favore, salva il mondo”.
Le ho risposto “salvalo con me!”
E poi c’era lui, che seduto al primo banco non voleva chiudere gli occhi e l’ho lasciato fare, acconsentendo con un sorriso. Mi guardava storto, ma alla fine anche lui era conquistato e mi ha abbracciata e dato il cinque!
Mi hanno chiesto di tornare domani e manca poco che mi metto io a piangere.
Erano belli, simpatici, chiacchieroni e curiosi.
Ad un certo punto ho affermato “mamma mia quanto siete intelligenti, che belle domande che mi fate” e dalla seconda fila M. mi ha chiesto “Ma se noi facciamo tante domande è perché non sappiamo, allora come possiamo essere intelligenti?”
Ecco, questo è ciò che noi adulti insegnamo ai bambini e questo è ciò che non dovremmo insegnare loro.
Io le ho detto che essere curiosi e chiedere, quando non si sa, è sintomo di intelligenza.
Spero che questo sia solo il primo di una serie infinita di laboratori in cui i bimbi possano essere stimolati a conoscere la ricchezza della natura, ciò che ci offre come cura, oltre che come alimento. Spero che possano essere abituati alla bellezza!
Abbiamo parlato di unguenti, oleoliti, tisane e dei loro utilizzi.
È stato bellissimo!
A viaggio finito mancava un senso, il gusto.
Perciò, dopo aver annusato un po’ di mentuccia selvatica, abbiamo mangiato caramelle alla menta!!!
Grazia all Istituto San Vincenzo di Olbia e a maestra Chiara Salaris per questa infinita possibilità 🙏🏻
C’è ancora speranza per le nuove generazioni!
A cura di AryDevi

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